Monte Grappa: nuovo scenario di guerra nel videogioco Battlefield

Monte Grappa: il nuovo scenario di guerra nel videogioco Battlefield che sta generando indignazione tra gli alpini.


In questi giorni sta rimbalzando sul web una notizia che sta dividendo l'opinione pubblica degli internauti sull'uscita di un nuovo videogame di guerra che, tra gli scenari di battaglia, ha inserito il monte Grappa, montagna Sacra alla Patria.
Il tutto è nato da un articolo pubblicato dal Corriere del Veneto dove a riguardo dell'uscita di questo videogame, che offre scenari di guerra su territorio italiano, ha sentito il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, e il consigliere della regione Veneto, Sergio Berlato, i quali dichiarano:

"Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere. Non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque. Temi delicati, come quello della guerra, specie di questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non in modi devianti come questo" ha detto Favero.

"Un vero e proprio sacrilegio, perché solo chi non ama e non conosce il Grappa può ideare un videogioco di questo tipo, che è una mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che ha visto morire decine di migliaia di giovani per difendere la patria", ha inoltre detto Berlato.

Le varie opinioni che sono nate da queste dichiarazioni si sono spaccate a metà: c'è chi sta dalla parte degli alpini, in cui considera il monte Grappa una montagna sacra, inviolabile sotto certi argomenti, dove sono morti ben 23mila soldati di cui 10mila ancora oggi sono ignoti e dall'altro lato c'è chi non riesce a capire tale indignazione perché, questo gioco internazionale, riconosce l'importanza del luogo tanto da inserirlo nella sua ambientazione. Inoltre, sempre per quelli a favore, seguendo tale logica  non si dovrebbero allora fare più videogiochi sulla guerra e che, piuttosto, bisognerebbe indignarsi per cose ben più gravi e reali come chi non rispetta l'ambiente montano non in cose virtuali che non posso fare male a nessuno. 

Voi cosa ne pensate a riguardo? Fatemi sapere nei commenti sotto!

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